La colf si può anche definire come una collaboratrice domestica, che svolge una serie di attività finalizzate a ripristinare l’ordine e l’igiene all’interno degli ambienti domestici. In particolare esegue degli interventi di pulizia sui pavimenti, sulla mobilia e su tutto ciò che esige il mantenimento di un livello adeguato di lindore. Ma le attività svolte dalla categoria professionale in questione possono essere anche di diverso genere.
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Spesso, le collaboratrici domestiche sono coinvolte nella preparazione dei pasti, nello svolgimento di piccoli lavori legati al giardinaggio, nel lavaggio dei panni e nella stiratura. Nonché, in molte ipotesi, nella cura di coloro che risultano come gli elementi più vulnerabili di un nucleo familiare, come i bambini e gli anziani. La tipologia di mansioni che si chiedono di eseguire ad una colf dipendono dalle particolari esigenze di una famiglia.
- La categoria professionale di cui stiamo trattando svolge la propria attività in ragione della sottoscrizione di un normale contratto di lavoro. Nella maggior parte dei casi viene assunta con un contratto di lavoro domestico. Che può risultare a tempo pieno, part-time, oppure ad ore. Il genere di mansione che devono svolgere in alcuni casi comporta anche il ricevimento del vitto e dell’alloggio. In questa maniera si permette una collaborazione più incisiva all’interno dell’abitazione. Ciò si rende indispensabile quando l’attività della colf implica un aiuto costante nei confronti di alcuni membri della famiglia. Quando si rende necessario consolidare una situazione del genere occorre che lo si renda noto nel contratto di prestito. In molte ipotesi, di contro, la collaborazione potrebbe soltanto comportare un intervento di carattere saltuario nel corso della settimana.
Le soluzioni di finanziamento per le colf
Le formule di prestito rivolte a questa particolare categoria professionale sono in linea di massima le medesime che si concedono ai lavoratori dipendenti. In quanto il contratto di lavoro domestico viene riassunto nella disciplina di sottoscritto dai chi svolge un lavoro dipendente. Le colf in genere non trovano quindi particolari ostacoli per accedere al credito. Le uniche limitazioni si possono rintracciare nel fatto che la relazione contrattuale lavorativa cui fanno riferimento è a tempo determinato. Di conseguenza si tratta di una garanzia non così solida. In quanto il finanziatore di solito esige una rassicurazione più consistente, rappresentata da un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Il mercato creditizio tuttavia offre dei prestiti personali appositi per chi ha un lavoro a tempo determinato. Che si caratterizzano per determinare la durata del finanziamento in modo corrispondente a quella del contratto di lavoro cui è sottoposto il beneficiario.
Se la colf avesse l’opportunità di far intervenire un garante la situazione sarebbe differente. In quanto non andrebbe incontro ad alcun tipo di limitazione, purché il fideiussore sia in grado di vantare tutti i requisiti richiesti.
La collaboratrice domestica avrebbe quindi la facoltà di beneficiare di formule di prestito più complesse e di ambire a ricevere cifre maggiormente consistenti. Un’altra soluzione è rappresentata dal credito su pegno, che si fonda sulla concessione in garanzia di un oggetto di valore. Altrimenti rimane l’opzione di richiedere delle soluzioni di prestito veloci che si distinguono per concedere cifre non elevate e compiersi in un periodo di tempi assai ristretto. Con queste soluzioni si ha la possibilità di ricevere il capitale in prestito entro due giorni dall’invio della domanda di prestito. A volte l’accreditamento avviene addirittura il giorno stesso. La fase istruttoria in queste formule è ridotta al minimo, proprio perché non si pretende dal richiedente la presentazione di garanzie troppo onerose.
Le formule di prestito veloci
Si tratta senz’altro delle soluzioni che si prestano maggiormente ad essere ottenute dalla categoria professionale in esame. Proprio perché non prevedono la presentazione di garanzie particolarmente stringenti come si è accennato in precedenza. Inoltre il più delle volte consentono di svolgere l’intera procedura di richiesta in una dimensione prettamente telematica. E di risparmiare ancor di più sulle tempistiche necessarie per giungere a ricevere la somma richiesta. A proposito dell’importo cui è possibile ambire, con i prestiti veloci è possibile giungere a disporre di una cifra non superiore alla soglia di cinquemila euro. Ma ogni istituto di credito offre dei prodotti particolari, che si differenziano fra di loro in merito alla durata, alla cifra esigibile e all’entità del tasso di interesse.
In ogni caso la durata del finanziamento e l’importo massimo che è possibile conseguire, si considerano dei parametri influenzabili dalla qualità delle garanzie offerte dal richiedente e dalla relazione lavorativa in cui si trova. Nel caso in cui la collaboratrice domestica avesse l’opportunità di fornire ulteriori garanzie, oltre a quelle rappresentate dal proprio contratto di lavoro, di certo indurrebbero il finanziatore a risultare più flessibile. Qualora, di contro, la colf non avesse la facoltà di fornire delle rassicurazioni sufficienti rischierà di vedersi respinta la domanda. L’unica opportunità in questi casi sarebbe rappresentata dal social lending, dal prestito tra privati.
I requisiti necessari
Nella maggior parte dei casi chi svolge questa tipologia di lavoro proviene dall’estero, in particolare da nazioni che si trovano al di fuori dei confini comunitari. In casi del genere, in sede di richiesta, sarebbe indispensabile fornire il permesso di soggiorno al finanziatore. Nel caso invece si arrivasse da un paese appartenente all’Unione Europea si dovrebbe dimostrare di avere la residenza nel territorio nazionale. Quindi si dovrebbe consegnare il certificato di residenza. Altrimenti si avrebbe la piena legittimazione ad intraprendere l’iter che conduce al percepimento di un finanziamento.
Si dovrebbe poi avere l’onere di consegnare quelle documentazioni in grado di rappresentare la propria condizione lavorativa. Quindi una copia del contratto di lavoro e le ultime buste paga. Infine si dovrebbero consegnare le certificazioni canoniche, ossia il documento di identità e il codice fiscale.
E’ possibile che alla categoria professionale di cui si tratta vengano richieste anche delle certificazioni ulteriori, relative ai rapporti con l’Inps. Ci si riferisce in particolare al pagamento del bollettino, desumibile da modulo MAV. Grazie al quale è possibile sostenere i costi per i contributi previdenziali, a vantaggio di tutti coloro che svolgono il ruolo di collaboratori domestici. Il pagamento avviene trimestralmente.
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