Le donne che hanno appena avuto un figlio si trovano in una condizione di vulnerabilità. In quanto sono costrette a spendere gran parte del tempo a disposizione nella cura del bambino. Soprattutto nei primi mesi di vita è necessario che la loro presenza sia costante, di modo tale da assicurare al neonato una crescita priva di pericoli e una sana alimentazione. Ma la nascita di un figlio comporta anche un aumento delle spese da affrontare. Si devono comprare determinati prodotti alimentari. Ed una serie di mobili e strumenti, necessari per accogliere il bambino nei momenti dedicati al riposo oppure quando deve essere nutrito.
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- Spesso non si hanno a disposizione abbastanza soldi per affrontare questo genere di spese. Per questo motivo le neomamme si trovano obbligate a richiedere un finanziamento. Le formule cui è possibile accedere sono per fortuna numerose. Esistono prima di tutto dei piccoli prestiti personali, che sono offerti da diversi istituti di credito e società finanziarie. Alcuni di essi sono richiedibili anche avvalendosi di adeguate piattaforme telematiche. Altre tipologie sono invece concepite e messe a disposizione dall’Inps. Infine esistono delle formule di concezione governativa. Ma le opportunità di prestito possono rintracciarsi anche in altri ambiti, com’è il caso del prestito fra privati.
I prestiti online 24 per neomamme
L’aspetto che caratterizza maggiormente queste formule riguarda la rapidità attraverso cui vengono concesse. Lo svolgimento della procedura difatti avviene all’interno di uno spazio telematico, di solito fornito dall’ente finanziario stesso cui ci si rivolge. La trasmissione della documentazione avviene online, senza doversi recare fisicamente presso uno sportello bancario. Ciò comporta una notevole riduzione delle attività del finanziatore, determinando di conseguenza minori spese a carico della neomamma. Questa condizione si traduce nell’applicazione di tassi d’interesse contenuti e quindi vantaggiosi. Nella migliore delle ipotesi è possibile che si riceva l’accreditamento del capitale sul proprio conto corrente entro pochi giorni dalla richiesta o persino nello stesso giorno. Le tempistiche dipendono dalla qualità delle garanzie fornite al finanziatore. Nel caso si riesca a rassicurare pienamente chi eroga il prestito, i tempi necessari per trasferire il danaro si ridurrebbero al minimo.
Le soluzioni di prestito in esame rientrano nella categoria dei finanziamenti personali. Si compiono trasferendo capitali non eccessivamente elevati, bastevoli, tuttavia, a consentire di sostenere le spese più incombenti. L’esiguità dell’importo può scaturire anche dal fatto che la neomamma non si trovi nelle condizioni ideali per poter offrire delle garanzie sufficienti, costituite dal ricevimento regolare di un salario. Che rappresenta la garanzia primaria pretesa da qualsiasi finanziatore per poter concedere un finanziamento. In casi del genere si avrebbe comunque l’onere di fornire delle garanzie alternative. Altrimenti sarebbe possibile ricorrere al prestito fra privati, che si può svolgere senza la presentazione di garanzie così stringenti.
Le altre soluzioni di prestito
Il prestito Inps per le giovani mamme rappresenta una valida alternativa rispetto ai canali canonici messi a disposizione dalle banche. Si rivolge tuttavia soltanto a coloro che risultano iscritte all’ente previdenziale. Attraverso questa opportunità è possibile ambire a ricevere una somma pari al 75% di quanto si è versato all’ente in termini di contributi previdenziali. In ogni caso non è possibile superare il limite di 7.500 euro. La procedura che conduce all’ottenimento del prestito comporta la compilazione di un modulo. Inoltre si deve fornire una copia del proprio documento d’identità. Nonché le varie certificazioni rappresentative la condizione lavorativa in cui ci si trova, quindi il certificato di stipendio.
I documenti si devono in seguito inviare per via postale ad un ufficio preposto dell’Inps: la direzione centrale sostegno alla non autosufficienza, invalidità civile ed altre prestazioni. Che viene incaricato di occuparsi di questioni del genere.
Il fondo di sostegno alla natalità
Si tratta di una soluzione proveniente dal dipartimento per le politiche della famiglia del Governo. Consiste nella facoltà di attingere in un apposito Fondo, amministrato dalla Consap, ossia dalla concessionaria dei servizi assicurativi pubblici che fa riferimento al Ministero dell’Economia. La procedura comporta l’invio di una richiesta presso uno degli istituti di credito convenzionati con lo Stato. La garanzia statale arriva a coprire fino alla metà della somma finanziata. L’importo che si può arrivare a disporre non supera diecimila euro. Mentre il periodo di rimborso si prevede che avvenga in un lasso di tempo massimo di sette anni. Il capitale che si riceve in prestito tuttavia si deve considerare finalizzato. Di conseguenza è necessario che si spenda in modo esclusivo nei confronti di beni e servizi necessari per sostenere la crescita del bambino.
Al fine di risultare pienamente legittimati ad attivare questa formula di prestito è necessario che il bambino sia già nato e non abbia compiuto il terzo anno di età. Si può richiedere quindi anche nei giorni appena successivi al parto. La formula in esame, in conclusione, non prevede che la neomamma rientri all’interno di una determinata fascia di reddito per conseguire la piena legittimazione.
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